Siamo ancora una volta a fianco di Scullino.
Ed ancora una volta constatiamo come il Sindaco Di Muro paghi l’appiattimento sul centrodestra di regime che, dopo averlo supportato in tutti i modi alle elezioni comunali, ora gli presenta il conto da pagare.
E’ un conto salato, che pagano i cittadini di Ventimiglia.
La Liguria deve individuare un sito per il Centro di Permanenza per il Rimpatrio.
Il governo non può perdere la faccia e, allora, indica incredibilmente Ventimiglia come sito ideale.
La città è fittamente abitata ed ha una notevole vocazione turistica, al punto che Di Muro ha pensato di realizzare al proposito un depliant promozionale. Peccato che la foto di copertina riproduca Recco e non Ventimiglia.
A parte i problemi di comunicazione del neo-sindaco, e tornando al nostro tema, la Dc afferma con Scullino che il Cpr a Ventimiglia non ci può stare.
Esistono siti industriali dismessi nell’entroterra, distanti da aree fortemente urbanizzate e non propriamente turistici (come per esempio l’alta Val Bormida) o come le mille valli purtroppo abbandonate dell’Appennino e delle Alpi Marittime, da cui è persino più difficile scappare nell’attesa del rimpatrio per chi non ha titolo a stare in Italia, che sarebbero ideali per metterci un Cpr.
Invece Di Muro è tirato per la giacchetta ed è costretto a metterlo vicino al lungomare o alle serre dei fiori per poi trovarsi ad inseguire i malcapitati con le guardie giurate e ad offrire un’immagine non proprio adatta ai vacanzieri.
Scullino, ancora una volta, ha ragione
Foto da Liguriaoggi.it